domenica 12 febbraio 2012

L'errore della perfezione

La prima volta che ho preparato la torta caprese ho scordato un ingrediente. Leggevo la ricetta, e cercavo di attenermi ad ogni indicazione, ma quella voce l'ho saltata a piè pari, i miei occhi proprio non l'hanno messa a fuoco. Ho mancato un pezzo. Per intero.
Me ne sono resa conto solo dopo, infornandola, quando ormai era davvero troppo tardi per tornare indietro, e rimediare a quello che si preannunciava essere un disastro culinario, ed un doloroso affronto alla mia autostima.
Così, ho atteso - impaziente - che trascorresse il tempo di cottura e, nel mentre, pensavo a come giustificare quel pasticcio.
Invece, miracolosamente e contro ogni aspettativa, era magnifica, deliziosa, la più buona che avessi mai mangiato.
Da allora, quell'ingrediente l'ho barrato via dalla ricetta. Come quando, da bambina, facevo il dettato, e sbagliavo una parola. Provavo a cancellarla con il correttore bianco perché non volevo restasse la macchia, lo scarabocchio sul candore immacolato del mio quaderno da prima della classe. Ma la maestra, puntualmente, me lo impediva. Mi diceva di tirarci sopra una linea, ed andare avanti.
Il perché di questo insegnamento l'ho capito solo poi, crescendo. O almeno provandoci.
Coprire l'errore con il correttore sarebbe stato come fingere che non fosse mai esistito. Tirarci sopra una linea con la biro blu, invece, avrebbe reso il mio foglio perlaceo più disordinato, e sicuramente meno elegante, ma mi avrebbe ricordato per sempre dov'è che avevo sbagliato, impedendomi di commettere lo stesso errore una seconda volta. Sarebbe stato un significativo monito per il mio futuro. Di donna, prima che di studentessa.

Forse, è così che funziona. Le cose belle nascono dalle regole del mondo, quelle che segui scrupolosamente, perché qualcuno ha detto che si fa così, e tu ci hai creduto.
Ma dagli errori, dalle variabili impazzite, dagli inciampi, dagli imprevisti impossibili da gestire, dai nastri che non puoi più riavvolgere, nascono le cose eccezionali. E perché mai dovrei accontentarmi di essere ordinaria quando potrei essere straordinaria?
La magnificenza è figlia illegittima di quella voce che ti arriva un po' appannata - nel silenzio delle notti che sono notti diverse dalle solite notti - e sembra dirti: "E' troppo tardi per tornare indietro". E allora non ti resta che andare avanti. Nonostante tutto. A dispetto di tutto. Da sola. Controcorrente. E mandare affanculo quella voce, in quelle notti che sono notti diverse dalle solite notti.

E la vita è come un quaderno di bambina, pieno di dettati, compiti a casa, pensierini, scarabocchi, macchie di inchiostro. Non puoi cancellarle, e nemmeno dovresti.
Gli errori sono ferite. E le ferite sono buchi che non si rimarginano mai del tutto. Così, il cuore si fa ogni giorno più simile ad uno scolapasta emotivo. Come un rubinetto che perde, e lascia andare via un po' di te, un po' di loro, un po' di tutto.

Mentre scrivo, dalla cucina arriva il profumo della torta appena sfornata. Lo respiro a pieni polmoni. Mi ricorda che sbagliare non è sempre sbagliato. Qualche volta, è la cosa migliore che ti possa capitare.

9 commenti:

Blue G. ha detto...

Cara amica mia,
"sbagliare non è sempre sbagliato"... in realtà credo che un errore ci anticipi qualcosa di quasi perfetto che sta per arrivare, un insegnamento, una crescita un non so che di ripresa, chissa- Io ho sbagliato tante volte ma con il passare del tempo alla fine mi sono resa conto che quell'errore era necessario per andare avanti e diventare quella che sono oggi. mia nonna mi dice sempre "sbagliando si impara" e ha ragione..

ti seguo e ti penso mia dolce amica.

blu

☆ღ )O(Claudia)O( ღ☆ ha detto...

Ti leggo sempre ma non so mai cosa scrivere nel commento sottostante....forse perché tutto quello che si potrebbe dire a ciò che scrivi è superfluo!! Le parole non bastano a descrivere l'emozione che mi sale quando ti leggo!!

tanks ha detto...

Seguo da diverso tempo il tuo blog, che apprezzo moltissimo.
Posso segnalare su Facebook qualche tuo post? (So che non tutti gradiscono.)

Un saluto.
p.

(Pasquale)

sabby ha detto...

penso sia così che funzioni: gli errori, che sembrano momenti neri della nostra vita, ci permettono di capire tanto di noi, sono, dopo, nel tempo, strade maestre della nostra vita.

Antonia Storace ha detto...

Lo scrivo qui, sperando sia finalmente, inequivocabilmente, chiaro.

Vi chiedo, per favore, di non pubblicare, mai e per nessuna ragione, i miei post su facebook. Perché se molti di voi avrebbero l'educazione, e l'onestà intellettuale, di citarmi come fonte, molti altri, al contrario, non lo farebbero. E purtroppo lo so per esperienza diretta, dal momento che più volte le cose che scrivo sono state letteralmente "rubate", senza alcun rispetto e decoro.
Chi, come me, ama scrivere non farà fatica a capire quanto doloroso possa essere vedere i propri pensieri, le proprie parole - quelle che nascono da dentro, dalla parte più profonda di sé stessi - usurpate senza alcun diritto, e senza alcun merito, da chi se ne vuole fare fregio.

Sto provvedendo a salvaguardare i miei post con il copy right, ma mi auguro che prima ancora di ricorrere a certi mezzi, intervenga il buon senso e la sensibilità di chi mi legge, da sempre o da un giorno.
Io porto a voi tutti lo stesso identico rispetto che esigo e pretendo per me stessa.

Un sorriso. Antonia.

Cavalier Amaranto ha detto...

"Le cose belle nascono dalle regole del mondo, quelle che segui scrupolosamente, perché qualcuno ha detto che si fa così, e tu ci hai creduto."

Sovversivo dato che il blog nasce in un mondo, quello della nuova frontiera della comunicazione, dove l'imperativo di marketing pone le regole come ostacoli che devono essere superati per essere identificati.

Eva ha detto...

Sbagliare insegna, vero, ma vero anche che spesso il ricordo dell'errore stesso limiti il divenire, imbrigliandolo nel timore del repetita...

Non è cosa facile acquisire incondizionatamente.

Vagamundo ha detto...

Ci sono ricette che conviene non seguire... che meglio lasciarle a chi possiede i segreti da manuale delle giovani marmotte

Lalique ha detto...

ciao
buongiorno
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